Degustazione Cesanese Lifestyle

Storia Aziendale

L’avventura parte il 15 settembre 2015 e inizia, come per tanti, dal desiderio di cambiare vita e da un sogno chiuso nel cassetto. Solo che, come succede a pochi invece, in questa storia il cassetto viene aperto, il desiderio viene trasformato con coraggio in progetto e poi in realtà all’età di 50 anni.

I protagonisti di questa storia si chiamano Stefano e Gabriella. Il nome che hanno scelto, L’avventura, è un inno al viaggio della vita e un invito a viverla intensamente, da qui il motto “L’avventura, produttori di felicità”.

Tre ettari e mezzo che in otto anni diventano dieci ettari, impiantati prevalentemente a vigneto. Vigne, ulivi e qualche albero da frutto. Vengono coltivati i vitigni autoctoni cesanese e passerina del frusinate - solo un piccolo appezzamento viene dedicato al pinot nero - per produrre vini DOCG (unica DOCG rossa del Lazio) e IGT.

Le 120 piante di ulivo producono invece un eccellente olio extravergine di oliva EVO che viene utilizzato anche nella cucina del loro Wine Resort, battezzato questo con un nome veramente romantico, Casale Verdeluna.

Il vino per loro è anche accoglienza e condivisione, per questo motivo decidono di acquistare un casale ristrutturato e trasformarlo nella struttura ricettiva della cantina.

Qui oggi, oltre a sei stanze affacciate tutte sulle vigne, trovate un ristorante con una cucina ricercata, ma aderente ai sapori della tradizione; un magnifico dehors e una piscina, oltre a una sala degustazione in cui si tengono corsi di avvicinamento al vino, seminari e masterclass di approfondimento e degustazioni guidate.

Filosofia Aziendale

L’avventura si trova nel cuore della denominazione Piglio, in Ciociaria, e si impegna nella valorizzazione di questa terra straordinaria, culla di tradizioni antiche, storia e culture che si svelano anche nella produzione enogastronomica. L’avventura non è solo un nome, ma una dichiarazione d’intenti. Abbraccia la sfida del biologico, dell’Agricoltura Organica Rigenerativa, delle pratiche non invasive, di un turismo lento e sostenibile. Una sostenibilità ambientale, ma anche sociale perché l’avventura, oggi, è vivere pienamente, in sintonia con l’ambiente, con gli altri e in modo etico.